Lo studio di fattibilità per l’accesso al Superbonus 110%

Come funziona e perché lo studio di fattibilità è così importante per accedere al Superbonus 110?

L’agevolazione del Superbonus 110% sta accalappiando l’attenzione degli addetti ai lavori e non solo, ma, proprio per capire se si è in possesso dei requisiti richiesti dall’art. 119 del Decreto Rilancio, è estremamente importante valutare la realizzabilità degli interventi, attraverso il cosiddetto studio di fattibilità.

Questo tipo di studio ha il duplice scopo di valutare le caratteristiche dell’edificio analizzato e valutare i risultati che potrebbero essere raggiunti, prospettando anche quelli che dovrebbero essere i costi da sostenere per gli interventi previsti. Lo studio di fattibilità, quindi, è davvero un’analisi fatta su misura sull’edificio preso in esame.

Ma come si sviluppa, a grandi linee, questo tipo di analisi?

Il primo importante step è quello di verificare la tipologia dell’edificio, per stabilire se tale tipologia rientra tra quelle che possono accedere alla detrazione. Oltre a questa verifica, è anche richiesta la verifica della categoria catastale e quella relativa all’esistenza dell’edificio.

Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate, inoltre, è necessario attestare anche lo stato di legittimità dell’immobile, poiché, ai fini dell’accesso al Superbonus, bisogna presentare la pratica edilizia per l’ottenimento dei titoli abitativi necessari alla realizzazione delle opere.

Una volta terminate queste verifiche, è possibile passare allo step successivo, ovvero la parte dello studio dedicata ad un’accurata analisi energetica dell’immobile, poiché, come ben sappiamo, la certificazione energetica dell’edificio è fondamentale per capire quali opere apportare per ottenere il miglioramento della classe energetica, secondo i parametri previsti dall’articolo 119 del DL Rilancio. Gli interventi dovranno, successivamente, essere indicati nell’asseverazione del tecnico abilitato. È importante tenere a mente che la certificazione energetica dell’edificio va fatta sia prima che dopo aver eseguito gli interventi stabiliti, poiché solo così è possibile attestare l’effettivo salto di classe energetica.

Dopo aver definito gli interventi da effettuare, è necessario verificare se i soggetti committenti sono nelle condizioni legali e fiscali per accedere alla maxi detrazione, altro step fondamentale previsto dallo studio di fattibilità. Solo dopo aver effettuato tutte queste verifiche sarà possibile iniziare a redigere il progetto preliminare, considerando tutti i mezzi previsti dal Decreto Rilancio e creando un progetto che soddisfi tutti i requisiti tecnici previsti.

Da questa sommaria descrizione dello studio di fattibilità, si desume che sono molteplici le figure professionali da incaricare e coinvolgere, e proprio per questo motivo, data anche la rilevanza dell’agevolazione, è sempre consigliabile affidarsi a professionisti esperti.

Un ultimo punto importante riguarda il costo di quest’analisi. Così come regolato dalla normativa, i costi dello studio di fattibilità rientrano tra quelli detraibili, visto che si sono spese inerenti alla progettazione e all’esecuzione delle opere, ma, qualora dallo studio si evincesse che non è possibile effettuare i lavori, la parcella spetterà al contribuente.

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